In
ogni puntata di Project Runway, Heidi Klum lo presenta come “il
più grande stilista americano”, sebbene il suo faccione ridente
tradisca qualche dubbio in proposito.
Quindi,
ho voluto saperne di più su Michael Kors, cercando di capire se
effettivamente il superlativo assoluto fosse stato utilizzato
correttamente dalla bella quanto algida Heidi.
Michael
Kors iniziò a disegnare vestiti all'età di 19 anni, per poi
debuttare con la sua linea di abbigliamento femminile (dopo aver
studiato al Fashion Institute of Technology di New York) all'età di
27 anni.
Nel
1997, fu nominato direttore creativo per il prét-à-porter del brand
francese Celine, per il quale lavorò fino al 2003, anno in cui
lanciò la sua linea di abbigliamento maschile.
A
quella seconda linea, negli anni, si sono aggiunte le linee di
accessori, i quali secondo me definiscono il vero carattere dello
stile di Michael Kors.
La
donna secondo Michael Kors
Abiti
apparentemente minimali, in realtà costantemente arricchiti da
dettagli importanti dati dal taglio particolare dell'abito, da un
drappeggio sul fianco oppure dalla tecnica definita color block, ci
introducono la visione di una donna dalle basi classiche, ma
fortemente determinata a definire il suo spazio nel mondo. Per
sostenere questa attitudine, l'abito è pensato per favorire le
transizioni tra il giorno e la sera, facilitate dall'aggiunta del
giusto accessorio.
Le
borse secondo Michael Kors
Una
dichiarazione di amore verso il lusso iconicamente rappresentato dal
monogramma YSL, si ritrova nelle borse da giorno e da sera di Michael
Kors.
Classe
e spregiudicatezza, soprattutto di sera, per spostare l'asse della
bilancia dal prét-à-porter alla visione di una donna glam a tutte
le ore del giorno.
Le
scarpe secondo Michael Kors
In
linea di continuità con la visione di donna dinamica ma iperglam, i
sandali in pelle di pitone color bronzo, rappresentano ancora una
volta la parola magica “transizione”: che si vada ad una riunione
importante, e dopo il lavoro, ad una cena nel ristorante più trendy
della città, si potrà decidere senza difficoltà di uscire di casa
alle 8 d mattina, e farvi ritorno solo a tarda notte (pretendente
permettendo), senza mai cambiare outfit.
Gli orologi ed i gioielli secondo Michael Kors
Gli
orologi disegnati per il pubblico femminile hanno una doppia anima:
sportiva e “maschile” solo come un cronografo può essere, ed un
tocco, sempre un tocco inaspettato (l'accoppiamento di colori come il
rosa ed il marrone ad esempio, oppure di materiali come la ceramica e
gli Swarovski) che rendono gli orologi moderni, femminili ed
originali.
I
gioielli sono un passe-partout: catene di grosse dimensioni, oppure
anelli minimali ma scultorei servono per rappresentare i valori di
ricercatezza, stile e dinamismo: l'essenza pura della donna secondo
Michael Kors.
Dopo
questa analisi, se dovessi dirvi se i miei dubbi sul superlativo di
“miglior stilista americano” attribuito a Michael Kors sono
ancora validi, non mi troverei affatto in difficoltà ad ammettere
che è visibile una grande ricerca verso lo stile con la S maiuscola,
considerando il forte background di prét-à-porter di partenza, e
direi anche una grande attenzione ad un determinato modello di donna
rampante, volitiva, determinata, e alla fetta di mercato da esse
rappresentata.
Ma
i miei dubbi rimangono (soprattutto analizzando la collezione
maschile che ha un imprinting molto più casereccio, e di cui vi
parlerò in seguito).
E
forse è meglio così: perchè nella moda, come nella vita, non
esistono verità assolute.
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