venerdì 23 settembre 2011

Alla scoperta di Michael Kors




In ogni puntata di Project Runway, Heidi Klum lo presenta come “il più grande stilista americano”, sebbene il suo faccione ridente tradisca qualche dubbio in proposito.
Quindi, ho voluto saperne di più su Michael Kors, cercando di capire se effettivamente il superlativo assoluto fosse stato utilizzato correttamente dalla bella quanto algida Heidi.

Michael Kors iniziò a disegnare vestiti all'età di 19 anni, per poi debuttare con la sua linea di abbigliamento femminile (dopo aver studiato al Fashion Institute of Technology di New York) all'età di 27 anni.

Nel 1997, fu nominato direttore creativo per il prét-à-porter del brand francese Celine, per il quale lavorò fino al 2003, anno in cui lanciò la sua linea di abbigliamento maschile.



A quella seconda linea, negli anni, si sono aggiunte le linee di accessori, i quali secondo me definiscono il vero carattere dello stile di Michael Kors.


La donna secondo Michael Kors

Abiti apparentemente minimali, in realtà costantemente arricchiti da dettagli importanti dati dal taglio particolare dell'abito, da un drappeggio sul fianco oppure dalla tecnica definita color block, ci introducono la visione di una donna dalle basi classiche, ma fortemente determinata a definire il suo spazio nel mondo. Per sostenere questa attitudine, l'abito è pensato per favorire le transizioni tra il giorno e la sera, facilitate dall'aggiunta del giusto accessorio.








Le borse secondo Michael Kors

Una dichiarazione di amore verso il lusso iconicamente rappresentato dal monogramma YSL, si ritrova nelle borse da giorno e da sera di Michael Kors.
Classe e spregiudicatezza, soprattutto di sera, per spostare l'asse della bilancia dal prét-à-porter alla visione di una donna glam a tutte le ore del giorno.







Le scarpe secondo Michael Kors

In linea di continuità con la visione di donna dinamica ma iperglam, i sandali in pelle di pitone color bronzo, rappresentano ancora una volta la parola magica “transizione”: che si vada ad una riunione importante, e dopo il lavoro, ad una cena nel ristorante più trendy della città, si potrà decidere senza difficoltà di uscire di casa alle 8 d mattina, e farvi ritorno solo a tarda notte (pretendente permettendo), senza mai cambiare outfit.





Gli orologi ed i gioielli secondo Michael Kors

Gli orologi disegnati per il pubblico femminile hanno una doppia anima: sportiva e “maschile” solo come un cronografo può essere, ed un tocco, sempre un tocco inaspettato (l'accoppiamento di colori come il rosa ed il marrone ad esempio, oppure di materiali come la ceramica e gli Swarovski) che rendono gli orologi moderni, femminili ed originali.



I gioielli sono un passe-partout: catene di grosse dimensioni, oppure anelli minimali ma scultorei servono per rappresentare i valori di ricercatezza, stile e dinamismo: l'essenza pura della donna secondo Michael Kors.

Dopo questa analisi, se dovessi dirvi se i miei dubbi sul superlativo di “miglior stilista americano” attribuito a Michael Kors sono ancora validi, non mi troverei affatto in difficoltà ad ammettere che è visibile una grande ricerca verso lo stile con la S maiuscola, considerando il forte background di prét-à-porter di partenza, e direi anche una grande attenzione ad un determinato modello di donna rampante, volitiva, determinata, e alla fetta di mercato da esse rappresentata.
Ma i miei dubbi rimangono (soprattutto analizzando la collezione maschile che ha un imprinting molto più casereccio, e di cui vi parlerò in seguito).
E forse è meglio così: perchè nella moda, come nella vita, non esistono verità assolute.





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